Per celebrare il decimo anniversario dell’Enciclica “Laudato Si” di Papa Francesco, dedicata al rapporto dell’umanità con la Creazione, il Centro Studi Coresano (in collaborazione con l’Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Sabina-Poggio Mirteto) organizza una mostra fotografica per ricordare la necessità di un rapporto più sano con il Creato. Si tratta di un’esposizione – basata sugli scatti di Simone Ferrari – che verrà inaugurata oggi, sabato 4 gennaio, dalle ore 16 alle ore 18, presso il Castello di Corese Terra (sede dell’Università Agraria, in via Ottaviano di Giuseppe 7). I prossimi appuntamenti in calendario per visitare la mostra sono: domenica 5 gennaio e lunedì 6 gennaio dalle 10 alle 12:30 e dalle 16 alle 18, sabato 11 gennaio dalle 16 alle 18 e domenica 12 gennaio dalle 11 alle 12:30 e dalle 16 alle 18. Parallelamente, all’interno delle sale dell’Università Agraria, si ripropone la mostra “Cures: custodi del passato, creatori di futuro”, frutto del lavoro attento e scrupoloso del Centro Studi Coresano.
“Questa è un’enciclica molto importante per la nostra storia – commenta Oliviero Riggi, direttore del Centro Studi Coresano e referente della Diocesi – e i pannelli esposti ne riprendono alcuni passi. La scelta di allestire una mostra di questo tipo all’interno dell’Università Agraria è dovuta soprattutto alla natura stessa dell’Università, in quanto ha una responsabilità anche sull’ambiente locale. Inoltre – aggiunge Riggi – si potrà visitare anche la mostra “Cures: custodi del passato, creatori di futuro”, allestita lo scorso settembre, perché entrambe le esposizioni sono unite da un filo conduttore: infatti non si può custodire il presente e il futuro, se non si hanno basi nel passato. La particolarità di questa esposizione è inoltre scoprire che alcune abitudini di oggi erano già presenti nel passato, come si evince dallo Statuto dell’Università Agraria risalente al 1538. Ma lo scopo principale di questa iniziativa – conclude Riggi – è quello di sensibilizzare l’animo delle persone nei confronti della cura dell’ambiente, attraverso la riscoperta delle proprie radici”. L’ingresso alle mostre è gratuito.