Viola conduce una perfetta e accettabile vita normale e monotona a Bologna, circondata dai suoi affetti stabili e la sua traballante carriera da sassofonista. La sua pacata e controllata quotidianità verrà rovesciata quando sua madre le affiderà una missione non da poco.
In compagnia del suo ragazzo Viola si ritroverà a viaggiare verso il lontano e sperduto paese di Rocca Talcanice, per recuperare un vecchio cimelio di famiglia lasciato da una prozia recentemente deceduta.
Solo un viaggio di pochi giorni, si dice Viola, ma la comparsa di una cornacchia dotata di parola, il quale afferma di essere un suo antenato deceduto duemila anni fa, ribalterà drasticamente le carte in tavola.
Un regno morente da trovare e il peso di portare con sé qualità che Viola non vuole faranno della sua permanenza una vera e propria avventura.