Il rifugio Massimo Rinaldi, in cima al Terminilletto a 2.108 mt di altezza, è stato il primo rifugio costruito sul massiccio del Terminillo. Voluto dalla sezione CAI di Roma, nel 1901 nella sua prima versione in legno finanziata dalla sezione CAI di Roma dal re Umberto I e dai ministri del Regio Governo prese il nome dal re Umberto I.
Costruito a Roma, trasportato a dorso di muli e montato sulla cima del Terminilletto, per quei tempi risultò struttura tecnologicamente innovativa e all’avanguardia costruita in alta quota tanto da ricevere una medaglia d’oro all’Esposizione Internazionale di Parigi.
Durante la Seconda Guerra Mondiale il Rifugio subì gravi danni sia al muro esterno in pietra sia al tetto, dopo il tentativo di riparazione nel 1947 si optò alla totale ricostruzione e nel 1966 ne fu costruito uno nuovo, nello stesso posto del precedente ed esternamente identico.
Nella nuova costruzione furono posate agli angoli della struttura quatto pietre, ognuna proveniente da uno dei quattro santuari francescani e nel 2002 fu collocato sulla facciata della struttura un busto in bronzo raffigurante Monsignor Rinaldi realizzato dallo scultore reatino Dino Morsani.
Il nuovo rifugio fu inaugurato nel 1969 e intitolato a Monsignor Massimo Rinaldi vescovo di Rieti, nella ricorrenza del centenario della sua nascita. Come dalla sua prima costruzione nel 1901 non esistono strade per arrivare al Rifugio pertanto è raggiungibile soltanto a piedi.
Il Rifugio, inconfondibile per il tetto e le finestre color rosso, ha contribuìto fortemente, soprattutto nel periodo invernale, all’aumento degli escursionisti e degli alpinisti sul Terminillo, E’ attrezzato per il ristoro e il pernottamento.