Il vescovo Bonaventura Quintarelli, che fu alla guida della Diocesi di Rieti dal 1895 al 1915, anno della sua morte, iniziò a raccogliere nell’ufficio delle sue attività pastorali tutti quegli oggetti liturgici che erano rimasti incustoditi nelle chiese abbandonate e nei complessi ex conventuali del territorio soggetto alla sua opera pastorale.
Agli inizi del XX secolo, non si poteva ipotizzare l’apertura di un Museo d’arte sacra quindi i beni ecclesiastici raccolti da monsignor Quintarelli confluirono nel Museo Civico del Comune di Rieti. Nel 1974, monsignor Dino Trabalzini, vescovo di Rieti, inaugurò il Museo del Tesoro del Duomo nell’allestimento curato da Luisa Mortari, appassionata conoscitrice della storia dell’arte sabina.
Il Museo del Tesoro del Duomo ha sede da oltre trentacinque anni nell’antico battistero, adiacente la Basilica di Santa Maria. L’attuale allestimento del Museo Diocesano, voluto dal vescovo Delio Lucarelli e curato dalla Commissione d’Arte Sacra della Diocesi, rimarca con chiarezza la sua identità: un luogo d’incontro tra fede e cultura.
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