Verso la fine del XII secolo nei pressi di Petrella Salto nacque Filippa primogenita della nobile famiglia dei Mareri. A seguito dell’incontro con San Francesco, negli anni tra il 1221e il 1225, Filippa decise di consacrarsi a Dio e nessuno riuscì a distorglierla dal suo intento, neanche le minacce del potete fratello Tommaso che nel 1228 si rassegnò donando a Filippa la Chiesa di San Pietro de Molito e la Villa di Casardita dove fondò il monastero delle Clarisse. La Chiesa, venne consacrata nel 1231 dal Vescovo Rinaldo e nello stesso anno Papa Gregorio IX accolse il Monastero sotto la sua protezione.
All’interno del Monastero, non si svolgeva soltanto un’attività spirituale, ma un grande servizio rivolto ai poveri fungendo anche da ricovero per i malati. Con le proprie radici sempre nella spiritualità francescana. Filippa morì in concetto di santità, il 17 febbraio 1236.
Tra il 1938 ed il 1940 a seguito del programma di bonifica da parte della Società Terni di alcune zone del reatino, ed in particolare della Valle del Salto per la realizzazione di un impianto idroelettrico l’antico paese di Borgo San Pietro con il monastero delle Clarisse vennero sommersi dalle acque per creare il bacino artificiale del Lago Salto con annessa diga.
A seguito dell’inondazione tra la comunità del Cicolano e le autorità del luogo ci fu una grande rottura, colmata dall’intervento del vescovo di Rieti che permise la ricostruzione del monastero. All’inaugurazione, in segno di protesta, non venne invitata alcuna autorità.
A Borgo San Pietro la nuova chiesa è stata ripristinata utilizzando le pietre originali e gli affreschi che vi si trovarono quando il Monastero venne abbandonato a seguito dell’inondazione. Oggi è presente anche un museo che offre ai visitatori uno spaccato di vita monastica delle varie epoche con esposizione di reperti decorativi, lavori artigianali, oggetti di vita quotidiana in uso dalle religiose del tempo, ricettari e attrezzi di farmacia.
I documenti più antichi e il materiale pergamenaceo databile a partire dagli ultimi decenni del XII secolo sono custoditi nell’archivio, fra le tante pergamene c’è molto materiale di natura civile come lasciti testamentari, donazioni, atti di compravendita, che testimoniano l’importante funzione di archivio svolta dal Monastero per il territorio locale.
Santa Filippa Mareri
Interno chiesa del Monastero