In che modo i fotografi hanno raccontato il mondo contadino della Sabina tra ‘800 e ‘900? E’ questo il quesito a cui si da conto in questo libro che mette insieme le immagini su tale argomento di diversi fotografi riprese con motivazioni molto diverse tra loro. I primi furono gli escursionisti che nell’alta Sabina si incontrarono con l’alterità culturale del mondo contadino e pastorale che essi documentarono per raccontarlo nei salotti borghesi e aristocratici della capitale. Il conte Giuseppe Primoli arrivò a Rieti nel 1890 per fotografare, con lo spirito del reporter che lo contraddistingueva, la varia umanità che si manifestava in una grande fiera di merci e bestiame. Paul Scheurermeier visitò invece Rieti e l’alta Sabina negli anni ’20 del ‘900 per documentare con i suoi questionari la realtà linguistica di questa area, accompagnando il suo lavoro da sorprendenti immagini fotografiche.
Di tutt’altro genere invece le immagini di Filippo Rocci che fece della bassa Sabina il suo atelier per realizzare immagini di chiara impronta pittorialista ponendo sempre al centro il mondo contadino di quell’area. Infine ci sono le immagini di Antonio Semerano riprese nel dopoguerra nella valle del Turano dove il mondo contadino sembrava essere rimasto immobile davanti al clima di modernizzazione di quel periodo. Tra le prime e le più recenti immagini c’è poca differenza. Il mondo contadino della Sabina per oltre un secolo è rimasto immobile, costantemente subalterno e precario, palesemente indifferente ai processi di trasformazione del resto della società.
Roberto Lorenzetti (Contigliano 1954) si interessa da sempre di ricerca storica e antropologica. E’ autore di 230 pubblicazioni ed ha ricoperto numerosi incarichi pubblici. Ha realizzato diversi lavori basati sulla fotografia storica tra i quali Le classi popolari in Sabina, Rieti 1980; Il lago del Turano e la sua vallata anella documentazione fotografica di Antonio Semerano, Rieti-Roma 1980 (1993 2^ ediz.); La Sabina nell’indagine etnografica di Paul Scheuermeier, Rieti,1983; Terminillo storia di una montagna (insieme a N. Ravaioli) Rieti 1985 (2^ ediz. 1993); La Sabina di Paul Scheuermeier. Un cacciatore di parole e immagini nella Sabina del primo dopoguerra, Rieti 2017. Per l’editore il Formichiere ha pubblicato diversi volumi e dirige la collana “Biblioteca umbro-sabina”.