Il Lago di Paterno si trova nella frazione Vasche del Comune di Castel Sant’Angelo. Secondo gli storici Dionigi di Alicarnasso e Marco Terenzio Varrone, motivo di interesse della città di Rieti era il lago di Paterno. Al centro dello specchio d’acqua sarebbe esistita un’isola galleggiante, formata da incrostazioni calcaree su residui vegetali sulla quale aveva sede il culto delle Lymphae commotiles. Il fatto è confermato sia da Plinio …in agro reatino Cu- tiliae lacum in quo fluctuatur insula, Italiae umbilicum esse, sia da Lucio Anneo Seneca.
Non è chiaramente accertato se il lacus Cutiliae, lago sacro di Paterno, corrispondesse , se non in senso territoriale ampio, alle acque Cutiliae divenute famose al tempo della dinastia Flavia.
Alcuni storici parlano del lacus Cutiliae come di un bacino di acque freddissime, oggi residuato nel pozzo di Retignano. Presso le sorgenti delle acquae Cutiliae l’imperatore Vespasiano, reatino di rango equestre, volle edificare la villa di cui fece le sua preferita residenza estiva. Anche Tito, suo figlio, mostra affezione verso i familiari luoghi di origine e nei pressi del lago di Paterno, volle costruire la sua villa. Oggi poco rimane della costruzione essendo venute meno opere e manutenzioni idrauliche romane dopo il crollo dell’Impero, opere che permettevano il controllo del vicino fiume Velino le cui ricorrenti piene sconvolsero per secoli l’intera zona.
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