In un’Italia ricca di tradizioni, i nostri borghi di Paganico Sabino, Castel di Tora e San Lorenzo di Collalto emergono come custodi di un’antica usanza capace di incantare chiunque ne venga a contatto: La Pasquarella. Questo evento, che si snoda tra i vicoli e le piazze di questi incantevoli borghi, non è soltanto una celebrazione, ma un viaggio nel tempo, un ponte tra passato e presente che racconta storie di comunità, fede e convivialità.
La Pasquarella è una festa popolare che si celebra nel periodo dell’Epifania. Le sue radici affondano in tempi remoti, quando gli abitanti dei borghi, armati di strumenti musicali e di voci potenti, si riunivano per celebrare la fine del periodo natalizio. Ancora oggi, gruppi di cantori percorrono le strade intonando canti tradizionali, le “Pasquarelle”, augurando prosperità e felicità agli abitanti e ai visitatori. Gli abitanti del #borgo aprono le porte delle loro case ai #cantori e sono soliti offrire cibo e bevande oltre che #dolcitipici. Ogni strofa racchiude un frammento di storia, un valore tramandato di generazione in generazione.
Il fascino dei Borghi
Paganico Sabino, Castel di Tora e San Lorenzo di Collalto si presentano come scenari ideali per vivere questa esperienza. Con i loro vicoli acciottolati, le case in pietra e le viste mozzafiato sul lago del Turano e sulle montagne circostanti, questi borghi sembrano sospesi nel tempo. La Pasquarella diventa un’opportunità per immergersi nella bellezza di questi luoghi, scoprendo l’intima connessione tra le tradizioni e il territorio. Immaginate di passeggiare tra le viuzze illuminate da fiaccole, accolti dalle note gioiose dei canti tradizionali.I cantori vi coinvolgono in un’atmosfera di festa che abbatte ogni barriera, rendendovi partecipi di un rito che unisce. Per il turista, la Pasquarella può essere un’esperienza emozionale. Si tratta di vivere un’autenticità che oggi è sempre più rara: il calore di una comunità che apre le proprie porte e il proprio cuore. Eventi come la #Pasquarella rappresentano un antidoto alla frenesia moderna. Offrono al visitatore un’opportunità unica di rallentare, di riconnettersi con ritmi più umani e autentici. Partecipare significa riscoprire un’Italia nascosta, quella fatta di tradizioni vive e pulsanti, di comunità che si stringono attorno ai propri valori.
Così nella nota i Borghi Uniti Valle del Turano