L’abitato di Vallimpuni è una delle tante ville di Leonessa disseminate nell’altopiano, popolato un tempo di agricoltori e allevatori di bestiame.
La chiesa della Madonna delle Grazie, costruita secondo la tradizione per volontà di Margherita d’Austria signora degli Stati Farnesiani d’Abruzzo, è a navata unica con soffitto a volta a botte in muratura e copertura a tetto, e presenta tre altari per ciascun lato, inclusi nelle cappelle che articolano le pareti.
L’arco trionfale a tutto sesto separa l’aula a dal presbiterio, culminante nell’altare maggiore dedicato alla Madonna delle Grazie.
Gli Atti di Sacra Visita relativi all’estate del 1902, quando il vescovo Bonaventura Quintarelli nei giorni dall’11 al 14 agosto provvide alla consueta ispezione delle chiese e delle cappelle della Vicaria di Leonessa, descrivono così il Santuario mariano delle Grazie:
«Chiesa della Madonna delle Grazie. Si trova quasi a ugual distanza fra S. Clemente e Vallimponi, in aperta campagna e con la facciata volta a ovest. È lunga m. 18 larga m. 8.
Gli altari sono sette. 1° Altare maggiore, con ripidi gradini, dedicato alla Madonna delle Grazie, la di cui immagine spicca in una cornice di muro in forma ovale.2° L’altare di S. Antonio di Padova. 3° L’altare di Santa Lucia primo dalla parte dell’evangelo ha una tela mediocre con effigie di essa santa. 4° L’altare dell’Addolorata. 5° Dalla parte dell’epistola viene primo l’altare dedicato alla Madonna del Rosario. 6° Viene secondo quello degli Evangelisti S. Luca e S. Marco ed ultimo si scorge quello dedicato al S.S. Crocifisso.
La fabbrica di questa chiesa (compresa la sagrestia che si trova a cornu evangeli con porta presso l’altare maggiore e dalla quadratura di m. 6 x 4) come pure gli arredi e le suppellettili sta in uno stato sufficientemente buono».
L’estensore del documento sottolinea più tardi l’avverbio e annota a margine la correzione: «ottimo».
A cura di Ileana Tozzi.