Con la direzione artistica dell’indomito Aldo Vella nasce nel 1994 (l’esordio avverrà a febbraio del 1995) una nuova scuola di pensiero ed azione (scenica bene inteso): “ LA BOTTEGA DEL TEATRO” tornano figure come Attilio Passarani, Bruna Candidi, Lucilla Ballarin, Marco Lafiandra, Mario Picuti, Bruno Di Mattei, Giovanni Torreggiani, Catia Aceti, Carlo Granati, Claudio Iampieri, Roberto Torda, Paola Simeoni, Luisa Cacchiarello, Letizia Boncompagi, Carmelo Iacuitto, Maurizio Moroni, Roberto Pentuzzi, Elia Bucci, attrice reinventatasi nel tempo regista. perché dal teatro, quello vero, quello che si ama e si persegue solo per amore, non certo per fama né per denaro, da quello, certo, non si può stare lontani.
I nostri, nell’ottica di aderire ai gusti del pubblico, hanno cercato e voluto la collaborazione di un grande del nostro cinema Ugo Fangareggi, interprete di moltissimi Film tra i quali, per citarne alcuni, L’armata Brancaleone a fianco di Vittorio Gassmann e Il Gatto a nove code di Dario Argento; da questo contributo il gruppo ha acquisito solidità nei movimenti, attitudine al lavoro, ricerca perenne di perfezione, in una parola, professionalità.
Dopo qualche stagione di Teatro sperimentale, esclusivamente in lingua, dove la Bottega passa da Ionesco a Horowitz da Arrabal a Coward si torna al vernacolo ed è, come sempre, successo.
I fedelissimi del Teatro Flavio Vespasiano hanno apprezzato i tanti lavori della Bottega del Teatro sottolineando con la loro presenza ed il loro calore le indubbie qualità di questa formazione spronandola, dunque, a proseguire.
Il gruppo si arricchisce di uomini e donne di tutto rispetto, come non citare la verve comica e la recitazione coinvolgente degli altri beniamini del pubblico reatino Enzo Parisi, Massimiliano Grelli, Fulvio Buccioni, e ancora Laura Ranalli, Rosetta Severoni, Maria Rosaria Di Napoli, Lina Grassi, Emanuele Sciortino, Saveria Fagiolo, Davide Scorretti, Sara Alessandrini.
Non ci sembra giusto dimenticare qui tutte quelle persone che hanno collaborato in passato e a diverso titolo con la Bottega del Teatro favorendone la crescita ed il successo con il loro supporto Emanuele Donati, Luciana Colasi, Luisa Gregorio, Taylor Maran.
Che dire poi di Francesco Sacco e Franco Guercilena, Titti Saletti, Walter Eleuteri, Enrico Vella, gli scenografi che hanno saputo inventare scene fantastiche per la Bottega del Teatro sottolineando con il colore il pensiero degli autori e dei registi, inventando costumi che oltre a vestire i personaggi ne hanno delineato, con i colori, anche i caratteri
Negli ultimi anni, l’impegno dei nostri si è rivolto anche al sociale; una iniziativa del tutto innovativa è quella intrapresa nel campo della teatroterapia al centro diurno di Alzheimer di Cantalice, opera apprezzata a livello nazionale da luminari della materia e lodata ancor di più perché prestata, ovviamente, a titolo gratuito.
Il pubblico che segue la Bottega ben sa che l’incasso di una serata degli spettacoli del 2004 fu devoluto, per scelta unanime di tutti i componenti del gruppo e tramite Medici Senza Frontiere, alle vittime dello Tsunami; la catastrofe avvenne proprio mentre i nostri erano in scena al Teatro Flavio Vespasiano.
Fedele all’obiettivo prefissatosi nel passato, ha effettuato spettacoli a Rieti e Terni, per i detenuti presso la Casa Circondariale e presso la Sala Farnese di Poggio Mirteto per una raccolta fondi finalizzata al restauro di un affresco di grandissimo pregio conservato nella locale chiesa di San Paolo.
Tutte queste iniziative fortemente volute dalla Bottega hanno sempre avuto la spinta dei suoi fondatori tra i quali il compianto Maurizio Moroni, alla cui memoria va un imperituro e particolare pensiero di grande affetto e riconoscenza per la sua infaticabile opera di organizzatore ed amministratore del Gruppo; vogliamo ricordarlo come la persona che si è sempre occupata degli aspetti tecnici, lui, come si dice in gergo, faceva anche luci e musica, curava gli aspetti pubblicitari e burocratici delle nostre commedie, era il nostro “togli pensieri”, non dovevamo pensare che a recitare per il resto c’era Maurizio, il fratello ; Massimo ne raccolse l’eredità ma purtroppo gli sopravvisse solo qualche tempo strappato anch’egli da un crudele destino dal teatro e da noi da noi tutti!
Ridotti al lumicino da eventi di una normalità che chiama tutti ad impegni con la famiglia e con la vita in genere La Bottega del Teatro sempre fedele al suo impegno dilettantistico ha cessato di esistere nel 2017.
Line (1999)
Me lo icea sempre nonno (1999)
Ecco se ddo sta l’arkemense (2004)
Parcheggiu a pagamentu (2008)
Robba da matti (2008)
Un terno a lotto (2009)
Rapimentu a Natale
Sant’Antò c’ha fattu tutti belli