Mercoledì 27 aprile 2022 presso l’Auditorium Santa Scolastica, il vescovo di Rieti, monsignor Domenico Pompili, ha presentato il Festival della Comunicazione, che ha coinvolto il territorio della Diocesi di Rieti dal 21 al 29 maggio.
Giunta alla diciassettesima edizione, l’iniziativa a carattere nazionale, nata per volontà dei Paolini e delle Paoline, coinvolge ogni anno un diverso territorio con convegni, incontri, mostre ed esperienze costruite a partire dal Messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali.
Il tema del 2022 è stato “Ascoltare con l’orecchio del cuore”, sviluppato con l’aiuto di esponenti di primo piano del mondo della comunicazione e della cultura.
Tra le figure coinvolte il fondatore di Libera, don Luigi Ciotti; il presidente di Slow Food, Carlo Petrini; il linguista Luca Serianni; il neurobiologo vegetale Stefano Mancuso; la sociologa Chiara Giaccardi.
Tra i giornalisti, Lucia Annunziata (Mezz’ora in più, Rai3), Enrico Mentana (direttore Tg La7), Giovanni Grasso (direttore dell’ufficio stampa della Presidenza della Repubblica), Paolo Ruffini (prefetto del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede), David Puente (vicedirettore di Open.online) e Marco Tarquinio (direttore di Avvenire).
Il Festival della Comunicazione ha inteso coinvolgere a vari livelli la cittadinanza attraendo operatori della comunicazione da tutta Italia, valorizzando i tratti distintivi del territorio con l’intento di promuovere la conoscenza delle sue bellezze e della sua storia, facendo leva sul cuore francescano della Valle Santa e sulle caratteristiche dei suoi borghi e del suo paesaggio naturale. Il tutto senza dimenticare di tenere acceso un riflettore sui temi della ricostruzione che segue il terremoto del 2016.
Dal 2 all’8 maggio, c’è stato un Pre-Festival dedicato in modo speciale ai bambini, ai ragazzi e alle loro famiglie, che è culminato l’8 maggio con il ritorno della Maratona di Primavera delle scuole paritarie della Diocesi di Rieti, dopo la sospensione degli scorsi anni dovuta alla pandemia.