La passione per la lettura, la storia e la cultura, portano molte persone ad acquistare libri con una certa frequenza. Però stavolta un acquisto sì mirato, ma che forse nessuno poteva immaginare che contenesse in sè tutta un’altra storia parallela, ha portato ad una fantastica scoperta. Parliamo del prof. Roberto Lorenzetti, il quale con una piccola cifra ha comprato online un libro che conteneva una lettera davvero importante. A parlarcene è direttamente lui:
“A volte accadono cose che hanno dell’incredibile. A cosa mi riferisco? Beh qualche giorno fa ho acquistato per sole 5 euro su ebay un libro edito nel 1931. Il titolo è “La marcia su Roma del 1831. Il generale Sercognani”. Proprio in quell’anno il generale di brigata Giuseppe Sercognani, ed è per questo ho acquistato il libro, ebbe a che fare con Rieti dove le truppe pontificie fermarono il suo esercito che puntava alla liberazione di Roma dal dominio papalino.
Una parte dello Stato Pontificio, Emilia, Marche e Umbria, sotto l’azione di Sercognani si era ribellata e aveva dato vita ad un governo provvisorio con sede a Bologna. Insomma una storia avvincente che vide Rieti con un ruolo centrale, più per posizione strategica che per reali meriti politici.
Dove sta l’incredibilità di questa storia? Sta nel fatto che mentre sfogliavo il libro è caduto un foglio ripiegato rimasto li chissà da quanto tempo, e quando l’ho aperto non osavo credere ai miei occhi. Era una lettera originale del 20 marzo 1831 proprio del generale Sercognani. Si tratta di una lettera importantissima che egli scrisse da Terni al ministro della guerra Armandi dopo la sconfitta di Rieti.
I rapporti tra Sercognani e il ministro Armandi erano pessimi ed egli addebitò a costui proprio la colpa della sconfitta reatina a causa del mancato invio di rinforzi che avrebbero potuto cambiare il corso della storia.
Evidentemente la copia del libro in mio possesso deve essere appartenuta in origine all’autore del libro Piero Zama di Faenza, il quale deve essersi procurata in qualche modo la lettera, per poi averla riposta e dimenticata li al suo interno.
Si tratta di un cimelio sicuramente appetibile per i molti collezionisti del settore, ma lungi da me l’idea di metterlo in vendita, donerò il documento originale all’Archivio di Stato dove è conservata altra documentazione di questa vicenda che abbiamo esposto e pubblicato nel 2011 in occasione del 150° dell’Unità d’Italia e dove sarà sicuramente utile per svolgere ulteriori ricerche e approfondimenti” – conclude Roberto Lorenzetti.