Imago Sabinae. Cartografie, cabrei, affreschi ed altri documenti storico-iconografici del territorio Sabino.
E’ difficile trovare una area indefinita come la Sabina, termine usato per individuare i limiti dell’attuale provincia di Rieti, o per quella sola parte che si estende dai Monti Sabini al Tevere, o addirittura per il vastissimo territorio abitato nell’antichità dai Sabini. Una questione controversa, che ritroviamo tutt’altro che velata all’interno del percorso dei documenti cartografici che sono stati prodotti nel corso del tempo.
E’ su questo punto che si sviluppano i primi due capitoli di questo volume che si addentra poi in un vasto mosaico di altre fonti storico-iconografiche, travalicando i confini disciplinari in cui i vari documenti sono tradizionalmente collocati. Vengono così presentate le immagini manoscritte del territorio prodotte per i più svariati motivi, per arrivare alle belle raffigurazioni dei cabrei.
Da qui l’attenzione si sposta verso gli affreschi presenti nei palazzi della nobiltà che amava raffigurare i propri possedimenti. Un lungo capitolo è dedicato ai viaggiatori stranieri e al modo in cui essi hanno descritto questo territorio nelle loro opere letterarie e grafiche, soprattutto durante il periodo del grand tour dal quale la Sabina è rimasta solo ai margini.
Nonostante questo le ricerche di Roberto Lorenzetti condotte soprattutto sulle carte d’archivio e quindi nelle collezioni dei musei tedeschi, francesi e olandesi, hanno fatto emergere capitoli nuovi e inediti, come quelli delle raffigurazioni sabine di Karl Friedrich Schinkel, Josephus Augustus Knip, Gaspar Van Wittel, Paul Bril, William Turner, Jakob Philipp e Carl Ludwig Hachert ecc. L’intenzione, tutt’altro che velata di questo volume è quella di rappresentare una vera e propria iconoteca di questo territorio, pronta ad essere usata in una molteplicità di usi conoscitivi.