Da un’occasione di incontro – una semplice cena tra amiche e colleghe – mai andata in porto a causa delle restrizioni del Governo italiano per contenere l’emergenza dovuta alla pandemia da Covid-19, venti giornaliste si raccontano durante i giorni di quarantena. Ne nasce un diario intimo – da qui il titolo Private, ovvero storie personali, ma anche e inevitabilmente nel senso di donne private della propria libertà – e infine un libro edito dalla casa editrice reatina, che ha sposato in pieno il progetto e la finalità.
Dunque, le storie di venti donne, unite dal filo di una professione che per una volta si mette da parte anche se non del tutto, accendono una luce – a volte cruda e a volte ironica – sul lato più privato delle rispettive vite e sugli stratagemmi messi in atto per affrontare gli effetti del confinamento forzato. Racconti in cui potranno ritrovarsi altre donne e non solo, che si immergono nel contesto sociale e lanciano spunti per ripartire. Donne che si uniscono e fanno rete, superando velocemente ogni divergenza e mettendo il proprio lavoro a disposizione di altre donne, alle quali la quarantena non ha imposto solo piccoli disagi, ma difficoltà insormontabili, violenza e pericolo.
Venti racconti scritti da Fabiana Battisti, Tania Belli, Paola Corradini, Paola Rita Nives Cuzzocrea, Raffaella Di Claudio, Eliana Di Lorenzo, Francesca Dominici, Ilaria Faraone, Alessandra Lancia, Daniela Melone, Chiara Pallocci, Sara Pandolfi, Alessandra Pasqualotto, Maria Luisa Polidori, Monica Puliti, Catiuscia Rosati, Francesca Sammarco, Stefania Santoprete, Elisa Sartarelli e Sabrina Vecchi.