Che cosa fareste se il Papa vi facesse la sorpresa di venire a pranzo e voi aveste a disposizione solo bastoncini di pesce surgelati? Questo è solamente uno degli aneddoti “curiosi” raccontati in queste pagine che affrontano cn tocco leggero, ma mai superficiale, il rapporto tra cibo e spiritualità.
Che il cibo non sia soltanto alimentazione è ben noto. Esso è condivisione, socialità, cultura. E spesso è espressione del sentimento religioso di una comunità, come accade per esempio a Rieti, dove la celebre Processione dei Ceri è accompagnata da cinque quintali di cioccolata calda. Per non parlare del significato del pane e del vino dell’Ultima Cena, immortalati dagli artisti di ogni epoca.
In questo libro trovano spazio anche veri e propri momenti di convivialità, che offrono lo spunto ora per riflettere sulla necessità di non sprecare i prodotti di Madre Terra, ora per riandare con la mente agli “ospiti illustri” di antiche trattorie all’ombra del Cupolone, ora per parlare di un ristorante molto speciale dedicato a chi solitamente non ha i messi per pagare il conto. Per chiudere, alcune semplice ricette, tra le quali quella del Coppo di san Francesco, piatto prediletto dal Poverello di Assisi.