La chiesa di Santa Maria in Vittorino, meglio conosciuta come chiesa di San Vittorino, si trova nei pressi delle Terme di Cotilia nel Comune di Cittaducale, famosa anche come la “Chiesa sommersa“.
La stessa, sita nella Piana di San Vittorino (dalla quale prende il nome di Santa Maria in Vittorino), in un territorio ricco di sorgenti mineralizzate nelle quali sono frequenti fenomeni carsici che causano improvvisi sprofondamenti del terreno tant’è che nell’antichità la zona era considerata punto di accesso agli inferi e in epoca pre-romana i Sabini la ritenevano sacra.
All’origine in quel posto era stato eretto un tempio pagano e sui resti dello fu edificata la chiesa. L’edificazione avvenne sui resti dell’antico tempio pagano si deve al fatto che, proprio in quel luogo, nel 96 d.C. san Vittorino di Amiterno fu appeso a testa in giù su una sorgente sulfurea e dopo tre giorni morì avvelenato dalle emissioni gassose di acido solfidrico provenienti dalla fonte.
Si narra che nel IV secolo, nel luogo del martirio di san Vittorino di Amiterno, sorgesse una piccola cripta, che ospitò il sepolcro del santo. Nel V secolo il corpo del Santo fu trafugato e trasportato nella Chiesa di San Michele Arcangelo, ad Amiterno.
Tra il ‘300 e il ‘400 fu eretta la Chiesa di San Vittorino, ampliata e con un intervento di rifacimento tra il 1608 e il 1613 su volere del vescovo di Cittaducale, Pietro Paolo Quintavalle, diventando una delle più importanti chiese di Cittaducale.
Nell’Ottocento la stessa Chiesa dovette essere abbandonata in quanto il terreno su cui era stata costruita iniziò a sprofondare e una sorgente sotterranea emersa dal pavimento allagò la Chiesa. Nel 1979 crollò anche il tetto a causa di un terremoto e tutt’oggi la costruzione resta abbandonata e il terreno continua lentamente a sprofondare.
Sono rimaste in piedi le mura perimetrali con l’immagine della Madonna ospitata in un’edicola sulla parete esterna della chiesa diruta e in particolare la monumentale facciata.
