Il pomodoro ovalone è presente nel territorio reatino dai primi decenni del secolo scorso. Il nome deriva probabilmente dalla sua forma che ricorda l’uovo. Si caratterizza da una pianta che a sviluppo raggiunto non supera i 60 cm di altezza. La pianta si adatta bene a terreni freschi di buona fertilità e non soffre delle escursioni termiche della notte e del giorno caratteristiche della Piana Reatina.
Il pomodoro ovalone si presenta con bacca di pezzatura media con un alto peso specifico per via della polpa consistente e poco acquosa. Presenta una buona ramificazione nella zona del colletto ed uno sviluppo di gemme avventizie molto ridotto. Le foglie sono inserite in internodi abbastanza corti con all’ascella grappoli di fiori non molto grandi con una corolla di diametro di circa 3 cm e un pistillo ben protetto.
Negli anni 60 presso il Centro Appenninico “Jucci” di Rieti è stato effettuato uno studio per il suo miglioramento genetico e nel 2010 è stato rimesso in produzione. Il pomodoro ovalone si è immediatamente contraddistinto per il suo utilizzo ottimo sia per la passata che per il consumo giornaliero diretto. In pochi anni dalla sua riscoperta ha riscosso un grandissimo successo sia nelle aziende agricole che negli orti.