Felice Porro (a volte riportato anche come Felice Porri), nato nel 1515 a Cantalice, terzo di quattro figli di Santi e Santa Porro, si trasferì a Cittaducale dove lavorò come contadino presso la famiglia Picchi. Un giorno mentre lavorava nei campi fu travolto dall’aratro e dai buoi che lo trainavano, ma il suo corpo rimase illeso tant’è che rimasto sbalordito dall’evento, e riconosciuta la grandezza dell’accaduto nel 1543, si recò al convento di Santa Maria del Monte di Cittaducale e chiese l’abito cappuccino dell’ordine di San Francesco.
Nel 1545 prese i voti a Monte San Giovanni Campano a Frosinone. Dopo aver vissuto in vari conventi si trasferì a Roma in quello di San Bonaventura dove si stabilì come questuante e vi restò per oltre quarant’anni. Tutti i giorni per la questua girovagava a piedi nudi anche d’inverno e i suoi piedi erano perennemente pieni di cicatrici. Numerose furono le sue guarigioni a bambini, e per questo motivo fu ribattezzato il Santo dei Fanciulli.
Dopo la morte, avvenuta nel 1587, Papa Sisto V fece celebrare subito il processo di canonizzazione. Fu proclamato beato nell’ottobre del 1625 per poi essere canonizzato da Clemente XI il 22 maggio 1712. I suoi resti riposano dal 27 aprile 1631 nella Chiesa dell’Immacolata Concezione di via Veneto a Roma. Si narra che alcuni anni dopo la morte dalla sua tomba sgorgò un liquido che alcune suore raccolsero ed usarono per guarire numerosi ammalati.
Il Cammino di San Felice
da Cantalice a Cittaducale
Il Cammino di San Felice, da Cantalice a Cittaducale, ripercorre la strada che Felice Porro, ancora bambino, fece da Cantalice al paese ducale per andare a lavorare presso la famiglia Picchi. Lo stesso Cammino, percorribile tutto l’anno, si sviluppa per 23 chilometri con un tempo di percorrenza poco superiore alle 6 ore, con quote da 590 a 815 metri slm.
Per la prima parte ricalca una tappa della “Via di Francesco” che collega Cantalice al Santuario di San Felice all’Acqua e, per la seconda parte, una tappa del Cammino “Con le ali ai piedi” che inizia da Poggio Bustone per terminare al Santuario di San Michele Arcangelo in provincia di Foggia.