Al vicesindaco del Comune di Pesaro, Daniele Vimini, un dono (nella foto sotto) per raccontare ed esprimere, attraverso la modellazione, l’amore per la musica e il teatro e a voi che siete i conservatori di questa arte millenaria, con il Teatro Rossini. Perchè le risorse artistiche, culturali e anche private, restano un bene per la comunità intera e, in quanto tali, devono generare un ritorno positivo per Pesaro attraverso la partecipazione attiva di tutti gli operatori locali.
“Essere la Capitale italiana della Cultura è una grande responsabilità, ma rappresenta una occasione magica per chi la organizza e per chi ne usufruisce – commenta la Pignatelli – per la realizzazione di questa statua mi sono ispirata al vostro delizioso ensemble sinfonico al femminile, l’Orchestra Olimpia. L’iniziativa tutta in rosa mi ha entusiasmata e ho deciso di creare la statua. Volevo plasmare qualcosa di delicato, potente e armonico, proprio come il complesso musicale, eseguire qualcosa che rispecchiasse tutte le donne che ne fanno parte ed è nata lei.
La statua rappresenta appunto una donna che è intenta a suonare il violino. Uno strumento a corde difficile da maneggiare, ma molto completo, che si adatta a tutti i tipi di genere musicale: dal classico al rock, senza essere mai banale. Indossa un’abito lungo da sera nero, che sinuosamente si adagia alle sue forme, con uno scollo provocante che delicatamente mette in risalto il suo décolleté formoso, senza risultare volgare. Mentre è intenta a muovere le dita sulle corde e ad accarezzarle con la bacchetta, si muove con leggiadria, facendosi trasportare dalla melodia appena prodotta. Attorno alle spalle ha uno scialle rosso acceso, simbolo della passione; perchè si sa, da sempre, il rosso è simbolo dell’eros, inteso come amore carnale e passionale.
E’ la passione che travolge, l’amore puro e romantico fatto di connessione tra cuore e mente. Con questa mantiglia ho voluto mettere in risalto la loro dedizione verso la musica, tutto il loro amore smisurato verso gli strumenti che suonano. Il violino è bianco, non perchè non sappia di che colore sia in realtà o di che materiale sia composto, ma perchè diversamente dai classici strumenti ho voluto affibbiargli il significato di purezza, di libertà. Una sorta di connessione spirituale fra l’essere umano e lo strumento a corde, come se fossero una cosa sola” – conclude Mariarosaria Pignatelli.