L’antico Ponte romano, costruito nel III secolo a.C., era parte della via consolare che attraversava il fiume Velino. Fu demolito negli anni trenta dopo la privatizzazione dei terreni circostanti il fiume in quanto a seguito dei moltissimi disboscamenti eseguiti dai proprietari la terra e detriti alzarono notevolmente il letto del fiume. Aumentata l’altezza del letto il ponte, durante le forti piogge, oltre ad ostacolare il deflusso dell’acqua ne rimaneva totalmente sommerso isolando così la citta dal quartiere Borgo e dalla via Salaria per Roma e questo era un grande problema dal momento che al tempo non esistevano altri ponti.
L’antico Ponte romano, a schiena d’asino con tre archi realizzato con grandi blocchi di calcare travertinoide, oggi ha i suoi resti adagiati nel letto del fiume Velino proprio al fianco della nuova costruzione, inaugurata nel 1939.
Ormai da anni l’antico ponte, il tratto di fiume che lo circonda e la vicina riva sono diventati residenza stabile di papere e anatre. Attrazione per cittadini e turisti questi uccelli vivono e si riproducono nei pressi dell’antico ponte sul quale regolarmente si riposano.
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